Sebbene le imprese tendano a concentrarsi molto sul risparmio in fase di acquisto delle materie prime, in realtà la vera origine della riduzione dei costi è la fase di progettazione. Progettare il prodotto tenendo conto del rapporto efficacia-efficienza-economicità è fondamentale per mantenere un margine remunerativo e un costo accettabile. Proprio qui si inserisce il problema delle parti duplicate: parti simili riprogettate più volte o acquistate ripetutamente con spreco di tempo e risorse.
L’assenza di un sistema di gestione delle parti che ricerchi e permetta il riutilizzo parti\componenti, già disegnate, codificate, gestite a sistema o precedentemente lavorate o acquistate e che già esistono all’interno dell’archivio aziendale, è causa di un aumento esponenziale dei costi e non solo per l’engeneering. Acquistare parti duplicate o gestire la produzione di un gran numero di componenti simili fa lievitare i costi. Si è infatti costretti a rivolgersi a diversi fornitori per ordini di media-piccola entità a prezzi maggiori. Ma non solo: aumenta il costo unitario e taglia il margine di remunerazione.
Parti duplicate: qualche dato del problema
I dati che abbiamo potuto rilevare sul campo nella nostra esperienza, riguardo alle componenti utilizzate in fase di progettazione, evidenziano un grave problema di gestione:
- L’area Engineering spende mediamente il 20% del proprio tempo a cercare di recuperare parti all’interno dell’archivio
- Le parti assolutamente identiche ad altre già esistenti all’interno dell’archivio sono 15-20 %
- Le parti molto simili e potenzialmente riutilizzabili con piccole modifiche sono il 25%
In sintesi almeno un 20% dell’archivio aziendale è composto da parti potenzialmente riutilizzabili, non usate per l’assenza di strumenti adatti. L’effetto più grave è la riduzione di efficienza: i dipendenti impiegano il proprio tempo di lavoro per progettare, produrre o acquistare prodotti che già esistono e sono in azienda, ma non possono essere rintracciati per l’assenza di un sistema normalizzato di gestione delle parti. Produrre e progettare in questa condizione significa perdere tempo e rinunciare ad utilizzare parti per cui si sono già impiegate risorse preziose.
Considerando poi che il costo medio per la creazione e gestione di una nuova parte, tenendo conto di Engineering, Acquisti, Documentazione, Produzione e Magazzino è in media tra i 250 e i 500 euro, è ben comprensibile quanto tale assenza possa pesare sul bilancio conclusivo aziendale.
Le soluzioni: Classificazione merceologica e Ricerca Geometrica

La classificazione merceologica con PRO.FILE consente alle aziende di avere uno strumento completo e potente, che non si limita ad essere uno strumento di ricerca, ma a raccogliere e veicolare i dati digitali dell’azienda. Grazie anche al nostro know-how siamo in grado di costruire una struttura di classi merceologiche, sia per i componenti standard di mercato che per prodotti interni delle aziende attraverso la quale è possibile automatizzare il processo di codifica e compilazione della descrizione. Inoltre i dati possono essere utilizzati per creare documentazione in modo automatico, ed essere trasferiti ad altre piattaforme aziendali per una completa connessione dei sistemi.

Se con un sistema PLM efficace trovare le parti ad archivio risulta semplice, le cose cambiano per le parti a disegno. Infatti qui non è possibile effettuare alcuna ricerca testuale: dimensioni e forma specifica sono le determinanti. Per questo è necessario un software come 3DPartFinder che consente a progettisti e disegnatori di ricercare modelli CAD 3D nell’archivio, partendo da oggetti simili o da bozze. Il grande vantaggio che rende il prodotto unico, è poterlo fare direttamente dal proprio sistema CAD. Il risultato sarà infatti proposto e caricato nella sessione CAD, con un notevole risparmio di tempi e aumento dell’efficienza.